CHIESA PARROCCHIALE SANTUARIO MADONNA DEGLI ALPINI

La chiesa è stata voluta da mons. Alessandro Macchi fin dal 1932, in occasione della sua prima visita pastorale per poter accogliere oltre che i residenti, anche i numerosi turisti presenti in Valmalenco, e quasi imposta al prevosto don Filippo Angel coadiuvato dai canonici don Arturo Bonazzi prima e don Angelo Ferrario poi.
Sul finire degli anni 1930 e l’inizio degli anni 1940 sono stati acquistati i terreni e si preparò notevole quantità di materiale per il nuovo santuario che gli eventi bellici suggerirono di dedicare alla Madonna degli Alpini.
Il progetto fu elaborato dall’arch.ing. Mario Ruggeri di Lecco che si avvalse della collaborazione dell’arch. Mino Fiocchi, dell’ing. Antonio Ambia, del geom. Noseda e dell’ing. Piero Amigoni.
Dalla posa della prima pietra (30 aprile 1944), alla solenne dedicazione (9 settembre 1984), all’inaugurazione del campanile con il nuovo concerto di campane (5 novembre 1989),è stato un susseguirsi di lavori, rifacimenti, arredamenti, abbellimenti vari, con la generosa collaborazione della popolazione di Chiesa, dei turisti e di tantissimi altri benefattori.
Il maestoso tempio misura all’esterno mt.51 di lunghezza e mt.20 di larghezza.
Il campanile è alto mt.47.
La festa liturgica del Santuario viene celebrata il 15 agosto, solennità di Maria Assunta in cielo.
Sotto il presbiterio con accesso dal retro della chiesa, è collocato un artistico presepio che ricostruisce la scena della natività collocandola nel borgo di Chiesa dell'inizio del 1900, opera di Soccol Nicola e Gaggi Silvio.
Durante i mesi invernali le S. Messe feriali vengono celebrate nella cappellina addossata alla casa parrocchiale.
Adiacente al santuario vi sono: l'Oratorio, il campo di calcio, un parcheggio interrato costruito dal Comune di Chiesa su proprietà della Parrocchia negli anni 2005/2006, un ampio piazzale, diversi magazzini e garage e la casa parrocchiale ristrutturata negli anni 2004/2005.

Approfondimenti:

LA PASQUA DELLA TRINITA': OPERA IN PIETRA OLLARE DI SILVIO GAGGI


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