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DALLA VALMALENCO A ROMA - Cronaca di una esperienza di fede, cultura, amicizia

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Lunedì 4 ottobre, ore 4 del mattino: puntuali secondo programma il pullman guidato dal sempre disponibile Cesare, da Chiesa in Valmalenco parte alla volta di Roma.
La maggior parte dei pellegrini fa parte della Associazione “Amici Anziani” e del Coro “Armonie in voce”; altri sono loro parenti e amici. Con loro il parroco don Alfonso Rossi che ha proposto l’iniziativa e la dinamica e precisa segretaria Bruna che l’ha organizzata nei minimi particolari con la collaborazione dell’Agenzia “I Viaggi di Oscar”.
L’ultimo sguardo prima di lasciare la Valle è al santuario della Madonna di Primolo che con il campanile illuminato è un faro che brilla nella notte.
Di primo pomeriggio si è a Roma e con Nadia che fa da guida, “splendori” come lei definisce noi pellegrini, iniziamo la visita alla città.
Parecchi per la prima volta visitano la Città Eterna ma anche chi già la conosce segue con attenzione le spiegazioni e resta ammirato; ci accompagna una leggera pioggerellina ma l’entusiasmo è tale che non è per nulla fastidiosa.
Dopo il meritato riposo, la mattinata del martedì è dedicata alla visita alle basiliche di San Giovanni in Laterano e di Santa Maria Maggiore; nel pomeriggio si visitano i Musei Vaticani e la basilica di San Pietro e le grotte con le tombe dei Papi.
Nel frattempo al gruppo si aggiungono altri malenchi giunti a Roma in aereo o in treno e così si arriva a quota settanta.
La prova di canto del Coro a ridosso del colonnato del Bernini diventa in realtà un concerto tanti sono gli spettatori che assistono, applaudono, fotografano.
Mercoledì 6 ottobre è la giornata più a lungo preparata ed attesa.
Per tempo prendiamo posto in piazza San Pietro per l’Udienza Generale; si passa facilmente il controllo ma il cartello che indica la nostra provenienza ci viene requisito; l’avremmo ricuperato solo alla fine della giornata.
L’attesa del Papa è alternata da canti e scambi di impressioni su tutto ciò che di meraviglioso ci circonda. Ci sentiamo davvero Chiesa oltre che per il nome del nostro paese anche perché uniti a circa 30.000 persone (molte le scolaresche soprattutto tedesche) che ascoltano con attenzione Benedetto XVI e pregano con lui.
Nell’elenco dei pellegrini italiani viene nominata anche la nostra parrocchia ma l’attacco dell’alleluia di Handel del nostro Coro, viene interrotto dal prelato con la presentazione degli altri gruppi. Nel lasciare la piazza, il Papa passa sulla papamobile davanti a noi.
Il pranzo in Borgo Pio è un susseguirsi di racconti, impressioni, attesa di ciò che ancora ci attende.
Alle ore 16,00 (appena in tempo perché il servizio per la sicurezza che mai ci avrebbe abbandonato ha ricevuto l’ordine di rafforzare la vigilanza creando una lunghissima fila lungo il colonnato), mons. Enrico Radice ci accoglie in basilica presso l’altare di San Giuseppe. Poco dopo, cordialissimo come sempre, arriva il cardinale Giovanni Battista Re che ricorda con piacere le sue visite in Valmalenco, ci parla dei papi da lui conosciuti, prega con noi.
La nostra riconoscenza viene espressa dal parroco e dal presidente della Associazione “Amici Anziani” Giovanni Agostini; la nostra gioia viene cantata dal Coro “Armonie in voce” magistralmente diretto da Daria Chiecchi. Segue la foto di gruppo e l’incontro con il cardinale Angelo Comastri arciprete della basilica. Con lui rinnoviamo la nostra fede; a lui viene regalato il volume sul santuario di Primolo.
Ora il gruppo è al completo perché si sono aggiunti diversi sacerdoti che frequentano la Valmalenco e altri conoscenti e amici.
Alle ore 17,00 viene celebrata la S. Messa presieduta dal parroco e animata con entusiasmo dal Coro. Chi non ha il permesso di avvicinarsi al luogo della celebrazione, segue ugualmente la S. Messa da lontano.
Terminata la celebrazione, tutti ci trasferiamo all’Altare della Cattedra già preparato per le ordinazioni diaconali e il Coro si può esprimere in tutta la sua potenza accompagnato al grand’organo da Emanuele Ghelfi, un giovane brianzolo che trascorre le vacanze da noi malenchi.
L’entusiasmo è alle stelle! Viene illuminata appositamente per noi l’abside della basilica. La foto di gruppo sotto il maestoso altare del Bernini conclude la preghiera in basilica.
La giornata termina con una rapida visita notturna alla città.
L’ultimo giorno è dedicato alla visita alle catacombe di San Callisto con la celebrazione della S. Messa e alla basilica di San Paolo fuori le mura. Si prega sulla tomba dell’apostolo missionario e si tira un sospiro di sollievo quando contando i tondi dei papi, ne mancano ancora 17 prima della ipotetica fine del mondo!
Il pranzo nel vicino ristorante “Lo Convuento” è condito da uno strattagemma del parroco per mascherare i camerieri travestiti da fraticelli.
Si ritorna in Valle sotto la protezione della Madonna del Rosario con tante emozioni, un’amicizia rinnovata, Roma negli occhi e nel cuore.

don Alfonso Rossi
 

 

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